A lezione di buona cucina

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A lezione di buona cucina

Genova

Per il secondo anno consecutivo, nella prima parte del 2010 i diabetici genovesi torneranno a prendere lezioni di cucina, all'insegna del motto "Mangiar sano, ma con gusto". L'iniziativa è promossa dall'Associazione pazienti diabetici Aslidia (Associazione ligure per la lotta contro il diabete, sezione Sampierdarena), dalla Asl 3 genovese e da Coop Liguria e sponsorizzata da Bayer e ha lo scopo di insegnare ai partecipanti ricette gustose, compatibili con una condizione diabetica, ma anche con il piacere della buona tavola.
Sono previsti incontri pubblici sulla corretta alimentazione e lezioni pratiche di cucina (per gruppi di una quindicina di persone per volta), tenute da uno chef di grande esperienza come Denis Terrosi. Sede degli appuntamenti saranno i locali messi a disposizione della Coop Liguria. La novità dell'edizione 2010 è lo sviluppo del tema del movimento fisico, con una laureata in scienze motorie, Simona Zebolino, che impartirà, attraverso una lezione teorica e una serie di esercizi in palestra, i rudimenti base dell'attività più adatta alle persone di mezza età. Poi i partecipanti potranno seguire i programmi di marcia guidati dal gruppo Camminatori dei soci Coop. Lo scopo è restituire l'abitudine al movimento (che nei più è abbandonato), ma anche fornire un sostegno organizzativo e psicologico che aumenti la motivazione all'esercizio fisico.
Il progetto mira così a ricordare che la nutrizione equilibrata e il moto sono i due cardini di uno stile di vita sano.
Coordinatore del corso è Andrea Corsi, direttore dell'Unità operativa di diabetologia dell'Ospedale La Colletta di Arenzano (Genova) insieme con Anna Cattaneo, responsabile della struttura di endocrinologia e diabetologia dell'Ospedale Villa Scassi e Giulietta Spadafora, dietologa di Coop Liguria.
"L'idea dei corsi di cucina -commenta Corsi- nasce dall'osservazione che la parte più difficile dell'applicazione dei suggerimenti alimentari è il passaggio dalla teoria alla pratica: per questo abbiamo pensato di insegnare ai pazienti come si scelgono e si lavorano i condimenti e come si eseguono le ricette, in modo da rispettare le indicazioni nutrizionali, preparando contemporaneamente piatti gustosi e gradevoli. Dato che il problema delle "diete" è proprio quello della noia e della monotonia, vogliamo introdurre un po' di gusto e di divertimento a tavola, mostrando ai pazienti il modo di cucinare più adeguato alle loro necessità".
Lo chef  Terrosi ha proposto una serie di menù tra i quali i diabetologi e la dietista hanno selezionato le proposte dal punto di vista bromatologico più adatte ai pazienti e nel contempo più originali e appetitose. Nel corso delle lezioni pratiche (della durata di un pomeriggio, in una cucina didattica attrezzata) gli allievi potranno osservare da vicino il cuoco mentre prepara, ascoltare i suoi insegnamenti e verificare direttamente "come si fa".
L'iniziativa sarà pubblicizzata attraverso i giornali, le tv locali, i siti internet che parlano di diabete, gli avvisi esposti nelle asl, negli ambulatori, nei centri diabetologici. Alla prima edizione hanno partecipato un centinaio di persone alle lezioni teoriche e una cinquantina a quelle di cucina: con la seconda, gli organizzatori confidano di poter fare ancora meglio.