ABC, 20 settembre 2002

Cho Oyu ABC (5770 m), Tibet, 20 settembre 2002

Stallo: l’unica parola che ci viene in mente in questo preciso momento. Il sottogruppo di Pierino Radin oggi si è visto impegnato nel portare materiale al C2 a quota 7150 metri. Dopo aver trascorso la notte al C1, solo verso le 15.30/16.00 si è riusciti a stabilire un contatto radio tra ABC e il gruppo in quota. Abbiamo appreso che solo Stefano e Alberto sono giunti al C2 molto provati dalla fatica mentre Vittorio non ha lasciato la tendina del campo 1 e Pierino si è fermato al seracco di ghiaccio denominato ice cliff (quota 6850 m. circa). Da quanto comunicato sono stati bersaglio di violente raffiche di vento durante tutto il tragitto. Il percorso poi è impestato da una profonda coltre di neve fresca caduta nella notte e accumulata dal vento nei punti di minor resistenza del pendio. Questa sera i quattro rimarranno a dormire al C1 nella speranza di recuperare le energie spese e perfezionando l’acclimatamento; in ogni caso domani rientreranno al ABC. Fa sorridere considerare il Cho Oyu un 8000 facile per dilettanti. Sono quattro giorni che delle 28 spedizioni presenti quest’anno all’ABC della Dea del Turchese nessuno si muove: forte vento da sud (quello monsonico), neve, nevischio tutte le notti e tutti i santissimi pomeriggi, temperature in continua diminuzione consumano risorse fisiche e morali. Le tracce sopra il C1 ben individuabili dal ABC fino a qualche giorno fa ora sono un nostalgico ricordo: le previsioni metereologiche generali predicono tempo perturbato ancora per qualche giorno. Nonostante i fortissimi sherpa nepalesi non si muovano, domani il gruppetto composto da Alessandro, Marco, Paolo Seraglio e Paolo Cerin saliranno al C1 con l’intento, l’indomani, di allestire il C2 almeno con una tenda montata e funzionante. Cercheremo di farci trovare pronti non appena si aprirà la tanto attesa finestra di alta pressione così da avere qualche chances, a questo punto, per almeno qualcuno di noi. E’ importante rilevare comunque che il gruppo ADIQ “tiene”: si lavora non per il singolo ma per la collettività, sudando e sbuffando per ogni grammo che dal campo base sale verso l’alto. Incerto è l’esito finale, il Cho Oyu ha iniziato a compiere la sua selezione naturale: alla data di oggi, venerdì 20 settembre 2002, nessuno ha raggiunto la posizione del C3 a una quota presunta di 7500 metri.
Infine stamattina, poco dopo colazione, l’ABC è stato “invaso” da una ventina di soldati regolari dell’esercito della Repubblica Cinese armati di tutto punto in cerca di yak-men tibetani. Pare che i soldati siano saliti per cacciare i tibetani irregolarmente soggiornanti qui al ABC. I locali infatti riescono a fare business con gli alpinisti occidentali, vendendo dai monili alla birra e bibite assortite, e tale commercio sfugge al controllo governativo.

Marco Peruffo

Per conoscere meglio gli alpinisti di ADIQ, visita il sito dell’Associazione: www.adiq.org