ATTUALITA’ – LA PATOLOGIA NASCOSTA

“Sommersi” uno su quattro

Un soggetto adulto su quattro può essere prediabetico o diabetico senza saperlo. A questa stima conducono i risultati presentati al recente congresso mondiale su “Insulin resistance, diabetes, and cardiovascular disease” svoltosi a Los Angeles, da alcuni ricercatori israeliani (Boaz M et al “Random examination of blood glucose in adults by trained volunteers in a hospital setting”. World Congress on Insulin resistance, diabetes, and cardiovascular disease, 2011). Gli studiosi hanno riferito i risultati ottenuti in un’indagine di screening eseguita in una postazione ospedaliera su individui non ospedalizzati che liberamente si sottoponevano all’indagine. Nessuno dei soggetti indagati era digiuno al momento dell’esame, cosicché si consideravano normali valori di glicemia inferiori a 140 mg/dl, intermedi, cioè indicativi di una condizione di intolleranza al glucosio, valori compresi fra 140 e 199 mg/dl e francamente patologici, cioè indicativi di una condizione di diabete, valori eguali o superiori a 200 mg/dl. Sono stati sottoposti a screening 1.401 individui, di 53 anni di età, in media. Di questi, 228 sapevano di essere affetti da diabete. Tra i 1173 soggetti senza diabete noto, il 21,1% è risultato portatore di intolleranza al glucosio e il 4,3% affetto da diabete conclamato.

Questa indagine conferma l’alta incidenza di diabete nella popolazione generale e la necessità conseguente di eseguire indagini di screening per consentire una diagnosi precoce di prediabete o di diabete. Numerosi studi hanno dimostrato, infatti, la possibilità di prevenire la progressione del prediabete verso il diabete mediante interventi mirati alla modificazione dello stile di vita. Analogamente, quanto più la diagnosi di diabete è precoce, tanto maggiori sono le possibilità che la terapia, fondata sullo stile di vita o sulla assunzione di farmaci, possa favorire il ritorno alla normoglicemia o prevenire la comparsa delle complicanze cardiovascolari e microangiopatiche.