I bambini e ragazzi con il diabete giovanile (oltre che le loro famiglie) possono avere qualche preoccupazione in più per l’avvicinarsi dell’inizio della scuola, a causa della ancora scarsa conoscenza di questa patologia cronica che riguarda ogni anno più di 12 bambini italiani su 100.000, con un’incidenza in costante aumento. Si tratta di dati che non possono essere ignorati dalle istituzioni e da chi lavora ogni giorno a contatto con i ragazzi, come insegnanti, educatori e personale scolastico, che necessitano di una corretta formazione e aggiornamenti sul tema.
A questo proposito si rivela fondamentale il Documento Strategico di intervento integrato per l’inserimento dei giovani con diabete a scuola (consultabile qui) realizzato nel 2013 dalla ONLUS AGD Italia – Coordinamento tra le Associazioni Italiane Giovani con Diabete, in collaborazione con il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Si tratta di uno “strumento che traccia in maniera semplice un percorso chiaro e preciso che accompagna e supporta i genitori nella delicata e articolata fase del reinserimento del bambino nelle attività scolastiche nella più penalizzante delle condizioni psicologiche dettata dall’accettazione di una patologia cronica. Il tutto senza mai trascurare il diritto ed il bisogno del personale scolastico di essere messo nelle condizioni di poter gestire in maniera consapevole e sicura la continuità terapeutica e/o eventuali situazioni di emergenza”.
Il Documento Strategico affronta diffusamente diverse tematiche, attraverso consigli pratici e riferimenti legislativi, iniziando dal superare lo scoglio della forte diffidenza nei confronti della scuola che spesso si verifica in molte famiglie, che temono non riesca a gestire il diabete del figlio “bene come a casa”. Il consiglio principale che viene fornito alle famiglie che si trovano ad affrontare questo percorso è quello di rivolgersi alle associazioni di riferimento sul territorio, per ottenere sostegno pratico e consigli da altri genitori che hanno già affrontato l’inserimento a scuola dei propri figli col diabete.
Il primo passo consigliato in vista dell’inserimento a scuola è prendere appuntamento col Dirigente scolastico, per condividere il Documento Strategico stesso e il Piano individuale terapeutico ricevuto dalla Diabetologia Pediatrica. Sarà questo il punto di partenza per costruire una relazione di fiducia e chiarire i compiti e le responsabilità della scuola e della famiglia (“chi deve fare cosa”), passando dal piano più istituzionale a quello operativo, che coinvolga anche il personale docente fornendo informazioni utili e consigli pratici.
Nella sezione dedicata a insegnanti, educatori e personale scolastico si forniscono chiarimenti e si risponde ai dubbi più comuni, dal riconoscere i sintomi di ipo e iperglicemia (e come trattare queste condizioni) al mangiare a scuola, dall’attività fisica fino ai viaggi di istruzione.
La scuola è il luogo per eccellenza dove andrebbe imparata l’accoglienza e l’inclusione: per farlo, il primo passo è conoscere e confrontarsi con le situazioni che non si conoscono, come appunto può essere il diabete giovanile. La definizione di un iter condiviso a livello nazionale, unitamente all’aggiornamento costante e al coinvolgimento del personale scolastico, sono il primo passo per creare le condizioni per una frequenza scolastica serena e sicura per tutti, oltre che per avere le giuste risposte per le possibili domande e curiosità dei compagni di classe, fondamentali per combattere fin da piccoli le barriere e le paure verso quanto non si conosce.
A questo proposito AGD ITALIA si augura che il Documento Strategico, recepito con delibere di giunta da varie Regioni, possa costituire quanto prima il documento unico di riferimento su tutto il territorio nazionale.
Fonte
“Documento strategico di intervento integrato per l’inserimento del bambino, adolescente e giovane con diabete in contesti scolastici, educativi, formativi al fine di tutelarne il diritto alla cura, alla salute, all’istruzione e alla migliore qualità di vita”, a cura di AGD Italia, in collaborazione con il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.