DIABETE E FRAGILITÀ OSSEA

Attenti alle fratture

Un gruppo di ricercatori canadesi guidati da Lora Giangregorio, philosophy doctor della Università di Waterloo in Ontario, ha riferito, al Congresso annuale della American society for bone and mineral research, a San Diego (California), i risultati di uno studio condotto su un ampio database comprendente 3.518 diabetici e 36.085 soggetti non diabetici (Giangregorio L et al. “Frax, underestimates fracture risk in patients with diabetes” ASBMR 2011; Abstract 1091).

Pur tenendo conto di una varietà di fattori di rischio inclusi nell’indice Frax (Fracture risk assessment tool) della Organizzazione mondiale della sanità (sesso, età, densità minerale ossea, indice di massa corporea, fumo, uso di glicocorticoidi o di farmaci antiosteoporotici, storia personale o femorale di frattura del femore), i diabetici presentavano un rischio di fratture maggiori a 10 anni superiore del 59% a quello dei non diabetici. Il rischio appare anche maggiore nei diabetici di età inferiore a 65 anni. Gli autori concludono affermando che il diabete dovrebbe essere incluso tra i fattori di rischio che compongono lo score Frax della Oms.