È partita in tutta Italia la campagna di comunicazione “Accendi la testa e fai girare la voce”, voluta da AGD Italia per stimolare l’attenzione sul tema del diabete in età pediatrica e giovanile. Il diabete di tipo 1, detto anche diabete insulino-dipendente, è una patologia cronica auto-immune perché è causata dalla produzione di autoanticorpi che attaccano le cellule Beta deputate alla produzione di insulina all’interno del pancreas. Oltre agli adulti, sono tanti i bambini e i ragazzi interessati da questa condizione, in aumento in tutto il mondo. Questa patologia riguarda solo in Italia più di 20mila bambini, un numero consistente che, secondo le ultime stime, è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni.
Nonostante la diffusione, il diabete giovanile è ancora poco conosciuto e chi ne è affetto deve spesso scontrarsi con l’ignoranza o le paure ingiustificate di adulti e coetanei, oltre a confrontarsi con insegnanti o personale scolastico ancora impreparato nel gestire la patologia. Proprio per contrastare questa scarsa conoscenza del diabete giovanile, AGD Italia – il Coordinamento tra Associazioni di aiuto a Bambini e Giovani con Diabete, nato nel 1996 per interfacciarsi con le Istituzioni Nazionali – ha ideato la campagna di comunicazione “Accendi la testa e fai girare la voce”. In unione a iniziative e strumenti utili per un corretto inserimento scolastico e un qualificato sostegno psicologico, il progetto ha anche visto la realizzazione di uno spot video (visionabile qui), che vede come protagonisti il piccolo Corrado Polo e la voce narrante di Leonardo Pieraccioni.
Presentando l’iniziativa, Giovanni Lamenza, Presidente AGD, ha evidenziato che: “il messaggio da lanciare è l’invito a informarsi per evitare che i giovani con diabete possano essere discriminati da atteggiamenti dovuti a un’errata conoscenza e vengano precluse loro opportunità personali e professionali”. Nella conferenza stampa di presentazione della campagna al Senato sono state sottoposte all’attenzione delle Istituzioni alcune tematiche chiave legate al diabete giovanile: tra queste la necessità di una diagnosi precoce e di un sostegno psicologico e formativo ai genitori, in unione all’equità di accesso alle cure e all’inserimento a scuola senza discriminazioni.”Prevenzione e corretta informazione devono essere posti in primo piano per questa patologia che crea notevoli disagi a bambini e famiglie. A tal fine, raccogliendo le istanze delle Associazioni dei pazienti e delle società scientifiche ho deciso di presentare nei prossimi giorni una mozione che impegni il Governo ad agire concretamente e tempestivamente per risolvere le criticità esistenti“, ha affermato la senatrice Maria Rizzotti.
L’Onorevole Paolo Siani, primario di pediatria al Santobono-Pausilipon di Napoli, ha invece sollevato il tema dell’alimentazione dei più piccoli che convivono col diabete insulino-dipendente: “tutti i bambini e i ragazzi devono alimentarsi per trovare le energie e crescere, è importante che questo avvenga in maniera sana e corretta”. “Per i giovani con diabete di tipo 1 – continua – analogamente ai loro coetanei, non è necessario seguire una particolare dieta, ma è richiesto un impegno maggiore, in quanto a ogni pasto devono calcolare i carboidrati che assumeranno e le relative dosi di insulina da somministrare”.
Da sempre fortemente impegnata in progetti educativi, ricerche e raccolte fondi, AGD Italia realizza e divulga materiali a supporto dei giovani con diabete e delle loro famiglie, per diffondere una migliore conoscenza e gestione della patologia. Come evidenziato sul sito ufficiale della Onlus, l’obiettivo della campagna “Accendi la testa e fai girare la voce” è quello di “sollecitare un po’ di curiosità e, perché no, anche un po’ di interesse ad approfondire sul sito di AGD Italia la conoscenza di questa patologia”.
Quali sono questi campanelli d’allarme da tenere sott’occhio per identificare il diabete nei più piccoli?Sicuramente un bisogno molto frequente di urinare e un aumento della quantità di urine prodotte, che costringe i più piccoli a svegliarsi anche più volte nel cuore della notte per andare in bagno. Altri sintomi da non sottovalutare sono la sete eccessiva e una rapida perdita di peso, nonostante spesso coincidano con una maggiore fame. Un altro segnale tipico è l’acidosi, identificata dalla comparsa di corpi chetonici nelle urine o da uno stato di malessere generale caratterizzato da nausee, vomito, sonnolenza e mancanza d’appetito.
La diagnosi precoce è fondamentale: per questo una corretta interpretazione dei sintomi aiuta a intervenire con tempestività e influisce positivamente sull’evoluzione della patologia. Nel caso in cui si notino i sintomi indicati è importante rivolgersi quanto prima al proprio pediatra e procedere con gli accertamenti necessari, solitamente esami del sangue e delle urine. Nel caso in cui il medico confermi la diagnosi di diabete giovanile, si verrà allora indirizzati a un Centro di Diabetologia specializzato, che potrà seguire e sostenere al meglio bambini e genitori nel condurre una vita quanto più serena e normale. Perché, come ricorda il piccolo protagonista dello spot della campagna di AGD Italia, “il diabete infantile non ci rende diversi, ma solo più attenti”.
Fonti
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Sito web ufficiale di AGD Italia https://www.agditalia.it/
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Spot della campagna https://www.youtube.com/watch?v=LUbtDNN4X5Y