Gestire il diabete, anche con il terremoto

Dopo le forti scosse che hanno interessato la penisola italiana nelle ultime settimane, l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) ha riportato in primo piano indicazioni e suggerimenti per gestire il diabete anche in caso di terremoto. Che la terra tremi o meno, al diabete non importa: per evitare e controllare le oscillazioni della glicemia il diabetico deve seguire una routine quotidiana senza alcuna eccezione, con pasti a orari regolari e programmati controlli del livello di zuccheri nel sangue e iniezioni di insulina. Farlo è possibile, anche di fronte a catastrofi naturali, e si può trarre spunto dal manuale ‘Emergenza e diabete – Gestione del diabete durante le catastrofi naturali’ promosso dall’AMD con il supporto della Società Italiana di Diabetologia e la Federazione Italiana Medicina Emergenza Urgenza Catastrofi.

In caso di terremoto, infatti, le prime 72 ore sono il momento più critico perchè è più alta la probabilità di rimanere isolati o soli. Per affrontare al meglio una situazione d’allerta, è utile avere sempre scorte di insulina, farmaci, aghi e lancette sufficienti per almeno due settimane per aggirare l’eventuale impossibilità di reperire materiali medici. Inoltre, è bene premunirsi di copie della carta regionale dei servizi sanitari e del tesserino del paziente diabetico, che può essere lasciata anche ai propri famigliari, per agevolare gli interventi medici in caso di necessità. Nel manuale si possono trovare anche altri suggerimenti e promemoria per mantenere un controllo sui carboidrati, munendosi di barrette o snack, se non è possibile consumare pasti regolari e anche indicazioni sulla conservazione dei farmaci per imparare a gestire la malattia in qualsiasi situazione senza avere dubbi.

Per consultare il manuale, il link

Cinzia Pozzi

18 giugno 2012 [FONTE: Associazione Medici Diabetologi]