Il 14 novembre di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Diabete (GMD), istituita nel 1991 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’International Diabetes Federation. Perché proprio il 14 di novembre? La data è stata scelta per celebrare il giorno di nascita di Frederick Banting, il fisiologo che nel 1922 ha scoperto l’insulina insieme a Charles Best e James Macleod.
Quest’anno il focus della GMD riguarda soprattutto l’importanza del ruolo dei famigliari nella prevenzione e nella gestione quotidiana della patologia. Col titolo “Famiglia e Diabete” e il sottotitolo “Il diabete coinvolge ogni famiglia. Puoi riconoscere i segnali di allarme nella tua?”, la Giornata Mondiale del Diabete 2018 mette al centro dell’attenzione l’importanza di amici e parenti, non solo per la gestione, ma soprattutto per il riconoscimento precoce della patologia, identificabile attraverso alcuni precisi segnali d’allerta. Quali sono questi segnali che possono indicare la presenza di diabete? In primo luogo sete eccessiva, frequente bisogno di urinare e mancanza di energia, ma anche vista sfocata, lenta guarigione delle ferite e dimagrimento rapido.
Oltre 3 milioni e mezzo di persone in Italia hanno il diabete (Tipo 1 o Tipo 2) e nel mondo ne soffrono più di 420 milioni di persone. Il dato più importante però è un altro: 1 italiano su 12 ha il diabete (o è a rischio di averlo) ma non sempre lo sa. Per questo è fondamentale il ruolo di amici, colleghi, conoscenti e soprattutto famigliari, che vivendo a stretto contatto con noi quotidianamente possono fare attenzione ad alcuni campanelli d’allarme, elementi indispensabili per una diagnosi precoce, essenziale per prevenire o ritardare le complicanze correlate. È importante ricordare, infatti, che ancora oggi in Italia a 1 persona con diabete su 3 la patologia non è stata ancora diagnosticata.
L’attenzione per una vita sana, che comprende una corretta alimentazione e un’attività fisica costante, e l’allontanamento di fattori di rischio come sovrappeso, obesità e fumo, è il primo passo nella lotta contro il diabete: secondo le ultime stime, ben l’80% dei casi di diabete di tipo 2 sarebbe prevenibile con l’adozione di uno stile di vita sano. Come illustrano i materiali informativi preparati in occasione la Giornata Mondiale del Diabete 2018, “la riduzione dei rischi per la tua famiglia inizia a casa. Quando in famiglia si consumano pasti sani e si pratica insieme attività fisica tutti i membri della famiglia ne traggono beneficio: si incoraggiano così forme di comportamento che potrebbero aiutare a prevenire il Diabete di tipo 2 in famiglia”.
La prevenzione non riguarda soltanto gli adulti: il diabete riguarda qualsiasi età e, anche nel caso dei bambini (dove nel 93% dei casi si tratta di Diabete Tipo 1), è importante diagnosticarlo in tempo, parlando col pediatra se compaiono alcuni sintomi precisi come sete eccessiva, bisogno frequente di urinare e improvviso calo di peso. Soprattutto per i più piccoli l’importanza della famiglia è centrale: è proprio per questo che si parla di “Diabete Tipo 3”(o “diabete dei famigliari”) per indicare come la famiglia di bambini e adolescenti con diabete viva quotidianamente a sua volta tutte le difficoltà derivanti dalla patologia dei figli.
Proprioin occasione della Giornata Mondiale del Diabete, dal 5 al 18 novembre si terranno in oltre 500 città in tutta Italia un migliaio di iniziative legate al tema del diabete: conferenze, incontri coi cittadini, distribuzione di materiale divulgativo, misurazioni gratuite della glicemia e apertura straordinaria degli ambulatori.Tutte le iniziative della Giornata sono coordinate dall’associazione Diabete Italia Onlus, che l’anno scorso ha ricevuto la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Italiana per l’organizzazione della GMD e per l’impegno costante nella lotta al diabete.
Enzo Bonora, a nome del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Diabetologia (SID), spiega l’importanza di questa iniziativa che si ripete ogni anno, fondamentale per diffondere una maggiore conoscenza e comprensione del diabete. Una maggiore consapevolezza che è la chiave principale per contrastare la diffusione di questa patologia, che coinvolge sempre più persone in tutto il mondo, e che può aiutare chi già ne soffre a gestirla al meglio. Secondo le parole di Bonora, “la Giornata Mondiale del Diabete è una delle circostanze in cui si può fare un’efficace divulgazione e comunicazione sulla patologia. L’auspicio è che i diabetologi e i loro team (infermieri, dietisti, ecc.) collaborino in piena armonia con le Associazioni delle persone con diabete per garantire il massimo successo delle varie iniziative”.
Per maggiori informazioni sulla Giornata e sugli eventi organizzati nelle diverse Regioni si veda il sito ufficiale di Diabete Italia Onlus: www.diabeteitalia.it/gmd.