In marcia verso Sorrento

Congressi

XVI CONGRESSO NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE MEDICI DIABETOLOGI

In marcia verso Sorrento

Si svolgono dal 21 al 24 novembre le assise della Amd, in cui molto si parlerà di stili di vita corretti e attività fisica come strumenti decisivi per la prevenzione e la cura del diabete e delle complicanze. E i diabetologi si impegnano a dare personalmente il buon esempio. Come? Camminando

Si tiene in una stagione insolita il Congresso nazionale dell’Amd, un appuntamento tradizionalmente primaverile: quest’anno, infatti, il meeting si svolge in novembre, dal 21 al 24, ma in una città tipicamente baciata dal sole come Sorrento, dove sono attesi duemila-duemiladuecento visitatori, fra diabetologi, rappresentanti di altre associazioni, accompagnatori.
E’ la sedicesima volta che si svolgono le assise dell’Associazione medici diabetologi e l’edizione 2007 si apre all’insegna di uno slogan molto significativo: “Prima di tutto, l’attività…motoria!”, come scrive il presidente del congresso Umberto Valentini nella presentazione dell’evento, per rimarcare l’importanza dell’esercizio fisico nella prevenzione e nella terapia del diabete e in generale nella pratica di un sano stile di vita.
Continua Valentini: “Il congresso di Sorrento sarà un momento di sintesi delle  attività svolte negli ultimi due anni: si parlerà della prevenzione, si discuterà dei meccanismi biochimici  che portano alla malattia, si incontreranno le altre società scientifiche che si occupano della cura del diabete. Sorrento ci permetterà di sperimentare in prima persona gli stili di vita e il motto sarà “impara a muoverti per insegnare a muoversi”.
Infatti, come ci spiega Gerardo Corigliano, membro del comitato organizzatore (insieme con il presidente in carica di Amd Adolfo Arcangeli, con Vincenzo Armentano e Sandro Gentile) “obiettivo prioritario del congresso è la diffusione degli stili di vita corretti, dando ampio spazio nel programma a questi aspetti (sono previsti un simposio sull’attività fisica e uno sul mangiar sano e gustoso). Ma non solo: nell’organizzare il congresso abbiamo scelto alberghi a un raggio di due chilometri dalla sede congressuale (l’Hilton Sorrento Palace), senza prevedere mezzi di trasporto, per indurre il diabetologo a muoversi. In questo modo vogliamo dare un segnale concreto alla comunità nazionale che la prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari connesse passa per un corretto stile di vita e quindi anche attraverso un’attività motoria regolare. A partire dal medico”.
Amd ha ritenuto necessario porre questi temi al centro del congresso perché -prosegue Corigliano- “l’importanza degli stili di vita non è stata ancora sufficientemente recepita. Ci siamo resi conto che c’è ancora un gap: la ricezione culturale è arrivata non soltanto al medico, ma anche alla popolazione generale, ormai tutti sanno quanto siano essenziali gli stili di vita e quanto sia terapeutica l’attività fisica, però ancora pochi la fanno. E’ questo scarto tra la ricezione culturale e l’applicazione pratica che vogliamo cercare di riempire, anzitutto dando noi l’esempio attraverso l’esercizio concreto dell’attività motoria anche in ambito congressuale”. Per rafforzare il messaggio, nella busta congressuale i visitatori troveranno un contapassi che permetterà loro di partecipare a un un concorso che premierà chi nei tre giorni avrà camminato di più.
“Se il tema filosofico del congresso è quello degli stili di vita e dell’attività fisica -argomenta Gerardo Corigliano- vi sono nel programma altri temi importanti da segnalare, come la formazione del medico e degli operatori sanitari, la qualità di tutte le azioni della diabetologia, i percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali, che rappresentano oggi l’elemento fondamentale per un processo di cura appropriato, che conduca a esiti misurabili e quindi modificabili al fine di ottenere risultati migliori”.
In proposito, il presidente in carica Adolfo Arcangeli, nella recente conferenza stampa di presentazione degli Annali Amd a Milano, ha ricordato l’obiettivo dell’associazione da lui guidata di “fornire ai diabetologi strumenti forti per poter dare una migliore assistenza”. E ha citato alcune delle principali strategie messe in campo all’uopo, come l’accreditamento di qualità per i centri diabetologici, la formazione continua assicurata da Amd agli associati tramite corsi sistematici, progetti di ricerca per accordare risultati organizzativi e risultati clinici e coniugare efficacia ed efficienza dell’assistenza.
Altro elemento fondamentale dell’appuntamento di Sorrento e cardine della politica di Amd è poi l’apertura verso le altre associazioni per stabilire percorsi di collaborazione. Si terranno infatti incontri e simposi congiunti con l’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco), la Società di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Siedp), la Società di medicina generale (Simg), l’organizzazione degli infermieri diabetologici (Osdi), l’associazione nazionale dei farmacisti (Federfarma), la Società italiana per l’ipertensione arteriosa (Siia), l’Associazione medici endocrinologi (Ame), l’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi). 
L’interesse di Amd è naturalmente rivolto anche verso le politiche ministeriali, quindi verso i piani sanitari in tema di diabetologia. Chiediamo dunque a Corigliano come Amd valuti, appunto, l’attuale politica sanitaria in questo campo. “Non c’è insoddisfazione per la politica sanitaria sul diabete -è la risposta- perché in questo periodo c’è un eccellente rapporto di cooperazione e di condivisione di idee con il ministero. Per quanto riguarda le linee di indirizzo, noi siamo assolutamente d’accordo e in sintonia con il ministero. Aspetti che riguardano la politica economica sanitaria ci possono lasciare invece insoddisfatti: cioè quanto si investe nella prevenzione e nello sviluppo di procedure efficaci ed efficienti. Al congresso si parlerà anche di questo”.
Scorrendo il programma dei lavori, si può apprezzare, accanto alle grandi tematiche messe in luce sopra, l’ampia gamma dei temi specifici sul tavolo: dagli aggiornamenti su temi classici come il trattamento insulinico o il rischio cardiovascolare nel diabete di tipo 1 ad argomenti più nuovi, come il diabete nelle popolazioni migranti o le nuove tecnologie diagnostico-terapeutiche. In agenda vi sono anche altre questioni di vivo interesse e attualità, quali il diabete nell’anziano e nel periodo della gravidanza, il punto sul trapianto di pancreas, il nesso sempre più stretto fra obesità e diabete, i modelli organizzativi dell’educazione terapeutica (a cui Amd riconosce una funzione decisiva nella buona gestione del problema-diabete). E naturalmente uno spazio sarà dedicato anche alla Giornata mondiale del diabete, in calendario proprio pochi giorni prima del convegno (ne parliamo in altra pagina del giornale), a cui darà un fondamentale contributo organizzativo Diabete Italia, il sodalizio fondato da Amd e Società italiana di diabetologia che da alcuni anni promuove l’evento nel nostro Paese.