La prevenzione in farmacia

Attualità

La prevenzione in farmacia

Proposta dei farmacisti europei

L’Associazione dei farmacisti europei (Pgeu, Pharmaceutical group of the european union) si schiera nella battaglia contro sovrappeso e obesità: ha approvato nel marzo di quest’anno una Dichiarazione nella quale afferma l’impegno del farmacista nella prevenzione in questo campo. Il documento sottolinea che le farmacie sono capillarmente presenti su tutto il territorio, anche nelle zone più riposte, e sempre a disposizione del cittadino per consigli e suggerimenti: possono diventare quindi un punto di riferimento strategico per una campagna di informazione quotidiana.
Secondo il Pgeu, il farmacista può vigilare sull’uso sicuro e razionale dei farmaci anti-obesità e dimagranti e ricoprire un ruolo prezioso per frenare la diffusione dell’obesità soprattutto fra i più giovani (bambini e adolescenti, che sappiamo essere oggi molto più a rischio di un tempo) e per bene indirizzare gli adulti già in sovrappeso o inclini a diventarlo. I farmacisti si propongono come protagonisti nell’identificazione dei soggetti a rischio, per esempio offrendo ai cittadini la possibilità di eseguire in farmacia la misurazione dell’indice di massa corporea o del giro-vita e come importante risorsa per diffondere l’educazione sanitaria, per esempio tenendo lezioni nelle scuole.
La dichiarazione parla esplicitamente di diabete, patologia spesso correlata all’obesità: le farmacie potrebbero infatti offrire screening per l’identificazione di soggetti diabetici, come pure di pazienti ipertesi, cardiopatici o suscettibili di sviluppare il problema. Il farmacista rivendica la sua capacità di fornire -in collaborazione con nutrizionisti e altri sanitari- consigli sui corretti stili di vita che aiutano a mantenere buona la salute: alimentazione equilibrata, regolare esercizio fisico, attenzione agli alcolici.
Oggi queste attività sono svolte da alcuni farmacisti su iniziativa personale o promossa dalle Associazioni locali, ma secondo il Pgeu sarebbe opportuno che fossero riconosciute e integrate in piani sanitari nazionali per la lotta all'obesità e alle patologie connesse..