Attraversano insieme il lago di Como a nuoto: la straordinaria avventura di Lorenzo e Red

Lui ha 11 anni suonati. Il suo cane ne ha 6.
Lui ha bisogno di stare nell’acqua, perché è il suo elemento. Il suo cane dell’acqua ha paura.
O meglio, aveva.
Lui ha attraversato a nuoto il lago di Como, da Onno di Oliveto a Mandello del Lario. Il suo cane non l’ha perso di vista un solo attimo.
Lui si chiama Lorenzo e ha il diabete. Il suo cane, un australian kelpie, si chiama Magic Red ed è in grado di prevedere le crisi ipoglicemiche ed iperglicemiche del suo padrone, anche con 30 minuti di anticipo.

Che siamo di fronte a due personaggi straordinari, non ci sono dubbi.
Lorenzo risponde alle mie domande con l’aplomb di un navigato lupo di mare: idee chiare, precise, risposte sintetiche.
Forse l’acqua lo aiuta ad essere così. A farsi scivolare addosso le cose che non sono importanti, a tenere solo quelle che vale la pena raccontate.
In primis la sua passione per la pallanuoto, che pratica a livello agonistico, allenandosi 5 giorni alla settimana; e che, sognando, vede anche nel suo futuro come possibile lavoro.
Un’altra cosa che gli preme raccontarmi è che c’è stato un momento in cui il legame con Red si stava affievolendo. Doveva essere rinsaldato, perché è evidente – anche a un ragazzo di 11 anni – che i rapporti fioriscono solo se coltivati. Serviva un nodo, un collante. Ed è stato trovato.

L’elemento nel quale potevano condividere appieno la loro amicizia era l’acqua. E dopo un’iniziale paura e diffidenza di Red, già la scorsa estate hanno attraversato insieme il lago di Suviana, in provincia di Bologna.
Stavolta, per questa impresa, Lorenzo poteva far affidamento su una madrina e un padrino d’eccezione. Infatti, ad accompagnarlo – rispettivamente alla sua destra e alla sua sinistra – c’erano Monica Priore e Cristiano De Battista, due straordinari atleti diabetici. Inoltre, 60 anni dopo la sua prima attraversata, si cimentava nell’impresa il recordman Leo Callone.
Un gruppo variopinto di persone, quindi, con età e caratteristiche differenti, ma con una grande determinazione e un poderoso slancio alla vita. Lo stesso che ti porta a inventare nuove sfide e a trovare poi la forza per vincerle.
“A un certo punto Red ha segnalato un’ipoglicemia, per cui tutti si sono fermati e anche Monica e Cristiano hanno fatto un controllo”, mi dice Alessandra, la mamma di Lorenzo. “La giornata tra l’altro non era delle migliori, c’era molto vento, ma tutto è andato per il meglio”.
Il fatto che Red sappia segnalare le variazioni glicemiche di Lorenzo è merito dello straordinario gruppo di Roberto Zampieri, responsabile cinofilo, che ha dato vita nel 2013 al “Protocollo cani allerta nel diabete”, grazie all’associazione Progetto Serena, una Onlus di Verona che si prodiga, tra le altre cose, per formare istruttori in tutte le regioni d’Italia; Patrik Renzi, uno di questi, segue Lorenzo e Red.

E quindi, dopo circa un’ora di bracciate, Lorenzo è arrivato dall’altra parte. E Red con lui.
“Lorenzo gestisce il diabete in autonomia. Mi chiama, magari, per aiutarlo nella conta dei carboidrati, ma per il resto fa tutto da solo”, mi dice Alessandra.
Lei stessa ha fatto una lezione nella classe di Lorenzo per parlare ai suoi compagni di classe – e anche ai professori – del diabete del figlio.
“Da quando Lorenzo ha avuto l’esordio, abbiamo cercato di imparare il più possibile su questa patologia. E abbiamo voluto che fosse sempre tutto alla luce del sole”.
Io credo che alla luce di questo sole, ci saranno tante altre avventure per Lorenzo e Red.
Ci saranno altri laghi da esplorare, con tutto il fiato, l’energia e la gioia di vivere che hanno in corpo.
Sentiremo ancora parlare di loro? Scommetto di sì.

A cura di Patrizia Dall’Argine