Mari Pintau – Mare dipinto

Mari Pintau – Mare dipinto
Dal 21 al 28 Giugno a Quartu S. Elena, in Sardegna, un campo scuola allegro e pieno di ragazzi provenienti da tutta Italia. Su Diabete.net, il diario di bordo da parte di un ospite un po’ speciale: il Signor Diabete.

Caro Diario,
oggi, giovedì, sarebbe stato giorno di gita. Avremmo dovuto visitare Barumini, probabilmente il sito nuragico più importante della Sardegna, ma su consiglio di Marco e Ilaria, abbiamo cambiato idea. La ragione di questo cambio è il caldo notevole che fa in questi giorni.
Dove siamo noi, pressoché in riva al mare è sempre ben ventilato e il caldo è sopportabile, ma dove avremmo dovuto andare, proprio nel centro della Sardegna, il rischio era letteralmente di sciogliersi. Perciò, anche se a malincuore, abbiamo rinunciato. Il programma alternativo, però, non ci ha deluso, anzi.
Un po’ dispiaciuti perché la zona di mare dove noi andavamo in spiaggia era sempre battuta da un vento fastidioso e il mare mosso era sempre sporco (venire in Sardegna per stare in una bagnarola stile Rimini!), abbiamo chiesto di essere accompagnati in una vera spiaggia sarda con annesso vero mare blu e trasparente. E siamo stati accontentati.
Un luogo incantevole dal nome altrettanto fiabesco: Mari Pintau, mare dipinto, così bello da sembrare incredibile. Frutto incantevole della straordinaria fantasia di un artista capriccioso che cambia continuamente la sua tavolozza in un alternarsi di verdi, azzurri, turchesi mozzafiato.
Non potete nemmeno immaginare la splendida bellezza di quel luogo, la trasparenza cristallina del mare, tanto perfetta da sembrare finta, anche quando il mare era un po’ increspato dal vento. I ragazzi ne sono rimasti tanto entusiasti che ci sono voluti tornare anche il giorno dopo.
Ormai l’amicizia serpeggia libera e felice fra tutti i partecipanti e il doc è contento perché anche se le incognite prima della partenza erano parecchie (gruppo numeroso, molti ragazzi nuovi, un posto bello ma lontano), la scintilla è scattata di nuovo e la magia del campo si è fatta contagiosa; in molti hanno già chiesto di poter tornare il prossimo anno. Anch’io sono felice, perché mi rendo conto che questa è la strada giusta per far amare, per quanto possibile (e per quanto assurdo possa sembrare), uno scocciatore come il sottoscritto. E (a proposito di regali) è veramente un regalo grande per tutti.
Al pensiero che fra poco tutto finirà qualche lacrimuccia furtiva ha già cominciato a scendere sulle gote di qualcuno/a.
Il pomeriggio i ragazzi lo hanno dedicato allo sport e alle attività in piscina; sono poi iniziate le prove dello spettacolo di venerdì. Ci saranno i soliti numeri collaudati e qualche numero nuovo (i ragazzi sono così numerosi che sarà difficile che si esibiscano tutti). Ma come ogni volta, vecchi e nuovi si sono buttati con entusiasmo nelle cose da fare, e già questa sera alcuni si sono esibiti in alcuni brevi sketch che hanno riscosso il caloroso applauso del pubblico.
Oggi il doc ha deciso di non fare istruzione perché in fin dei conti i ragazzi si devono anche riposare e rilassare, ma nessuno a protestato!
Così anch’io mi sono riposato e sono andato a fare un bel bagno in piscina e mi sono anche aggiudicato il primo premio al quiz internazionale proposta dagli animatori dell’hotel.
Un grosso abbraccio e un soffio di vento fresco.

Il Signor Diabete.