EUDF Italia Forum 2024: 15 raccomandazioni per la lotta al diabete 

Lo scorso 19 settembre è stato presentato a Roma all’EUDF Italia Forum 2024 un documento d’impegno della comunità diabetologica italiana rivolto al Parlamento Europeo con le 15 raccomandazioni sulle priorità che l’Unione Europea dovrebbe supportare affinché gli stati membri sviluppino le giuste politiche nella lotta al diabete

Nato nel settembre 2023, l’EUDF Italia – European Diabetes Forum Italia è un think tank italiano ispirato all’esperienza dell’European Diabetes Forum, fondato dall’Associazione Europea per lo Studio del Diabete – EASD. Questo forum riunisce diverse parti interessate nel campo del diabete in Europa, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni per affrontare questa silente pandemia, che solo negli stati europei riguarda oltre 32 milioni di persone. Sono oltre 686.000 le persone che muoiono ogni anno in Europa a causa del diabete o di patologie correlate, e nel 2021 il costo complessivo correlato al diabete a carico dei sistemi sanitari dell’UE ammontava a oltre 104 miliardi di euro

In occasione dell’EUDF Italia Forum 2024, dal titolo “Act now in diabetes care. Una roadmap per il diabete in Europa: le riflessioni italiane”, organizzato congiuntamente da EUDF Italia e da EUDF, in collaborazione con Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e NCDs e l’Intergruppo parlamentare Sanità digitale e terapie digitali, è stato presentato un documento articolato in 15 raccomandazioni per la lotta al diabete, che ruotano attorno a quattro aree tematiche prioritarie: identificazione precoce, cure eque di elevata qualità, valorizzazione delle persone, sostegno a scienza e tecnologia. Ecco le 15 raccomandazioni condivise: 

1. Identificazione precoce della malattia 

  • Esortare gli Stati Membri a introdurre programmi di controllo sanitario in tutte le fasce d’età per tutti i tipi di diabete e le comorbilità più frequentemente associate (quali malattie renali e cardiovascolari). 
  • Predisporre percorsi di monitoraggio per prevenire rischi metabolici, neurocognitivi e altri rischi sanitari. 
  • Potenziare le cure primarie e comunitarie con l’obiettivo di identificare le persone con diabete e i soggetti a rischio in tutte le fasce di età al fine di garantire una gestione precoce della malattia

2. Cure eque di elevata qualità 

  • Garantire un accesso equo e sostenibile ai farmaci, materiali, dispositivi e tecnologie digitalizzate necessari, come i sistemi di monitoraggio della glicemia e di somministrazione dell’insulina in tutti gli Stati Membri. 
  • Fornire alle persone con diabete percorsi di cura integrati per garantire un accesso tempestivo alle opzioni di gestione più appropriate in base alle loro esigenze, preferenze e circostanze personali e conformemente alle linee guida più recenti. 
  • Formare gli operatori sanitari e rafforzare la loro capacità di sostenere le persone con diabete nelle cure primarie e secondarie, in linea con le loro necessità e preferenze ricorrendo alle terapie e tecnologie più appropriate. 
  • Adattare i sistemi di finanziamento per superare le barriere delle politiche di bilancio a compartimenti stagni e facilitare cure integrate e incentrate sulle persone. 
  • Superare l’inerzia terapeutica e aumentare il controllo glicemico per evitare complicanze e il rischio di una ridotta qualità di vita. 

3. Valorizzazione delle persone 

  • Supportare un processo decisionale condiviso tra persone con diabete e operatori sanitari. 
  • Mettere le persone con diabete al centro dei processi di ricerca, normativi, politici e valutativi in cui sono coinvolte. 
  • Fornire alle persone con diabete una formazione sull’auto-gestione e sostegno reciproco
  • Sensibilizzare gli operatori sanitari in merito ai danni della stigmatizzazione

4. Sostenere scienza, ricerca e tecnologia 

  • Investire nell’innovazione digitale e sviluppare un percorso di buona prassi dei sistemi sanitari e della cura del diabete per accelerare l’accesso a tecnologie mediche, soluzioni digitali indipendenti (come app e intelligenza artificiale) e servizi digitali. 
  • Potenziare la raccolta di dati clinici, comprese le evidenze del mondo reale (Real-World Evidence, RWE), e l’uso di indicatori comuni in tutti gli Stati Membri. Ciò dovrebbe includere la misurazione e registrazione degli esiti mediante l’introduzione di serie di esiti standard e registri incentrati sugli esiti in tutta l’UE. 
  • Finanziare la ricerca sul diabete nell’ambito di programmi di ricerca UE, per esempio per affrontare necessità insoddisfatte, sfruttare tecnologie mediche digitalizzate e soluzioni e servizi per la cura del diabete e per una migliore gestione della malattia. Dovrebbe essere garantita la piena partecipazione delle persone con diabete e dei loro rappresentanti a tali progetti. 

“Una diagnosi precoce e un accesso paritario a cure di elevata qualità possono consentire ai diabetici di continuare a condurre una vita appagante e di fornire il loro pieno contributo alla società. Un’efficace prevenzione e gestione del diabete può offrire una maggiore resilienza e sostenibilità dei sistemi sanitari. Le tecnologie innovative e i servizi ad esse associati possono contribuire a invertire la tendenza attuale del peggioramento degli esiti sanitari per le persone con diabete” – dichiara il prof. Agostino Consoli, Coordinatore di EUDF Italia. “L’Italia si è impegnata sin dal primo momento nell’implementazione del documento di impegno contenente le priorità della comunità diabetologica sul diabete e rivolto ai membri del Parlamento Europeo. L’adesione a questo documento, con la promessa di impegno a sostegno della comunità diabetologica, da parte di molti parlamentari italiani appartenenti trasversalmente a tutti gli schieramenti, dimostra l’attenzione della politica italiana al tema del diabete e all’urgenza di sostenere con atti concreti le persone che vivono con questa malattia, i loro familiari e, allo stesso tempo, la sostenibilità del sistema sanitario”. 

L’obiettivo ultimo del documento d’impegno condiviso all’EUDF Italia Forum è quello di diffondere la consapevolezza e l’adesione rispetto ai temi trattati anche a tutta la comunità scientifica e al mondo delle associazioni dei pazienti, affinché il suo contenuto possa essere patrimonio comune e rafforzare l’impegno nella lotta al diabete


Per approfondire: https://www.eudfitaly.org/it/national-forum